La prima volta di un governo di sinistra radicale in Europa ha fatto la sua prova generale in una Grecia stremata fino allo spasimo a seguito delle fallimentari politiche dei precedenti governi (Papandrou,Papadimou,Samaras) dove Syriza ,forte anche di un referendum popolare,pensava di rimescolare le carte costringendo l'Europa e in primis la Germania a nuovi accordi e nuove condizioni economiche che riguardassero la ritrattazione del debito.
Per 6 mesi Syriza è riuscita a imporre una austerità nazionale senza precedenti, con una popolazione incantata dalle lusinghiere e estenuanti trattative di Varoufakis prima, e della implorazione finale poi,di Tsipras dentro il Parlamento europeo nella convinzione che le istituzioni europee potessero cadere nella trappola greca che sembrava avere l'asso nella manica.
L'asso non c'era e purtroppo la manica era solo piena di una schiuma ,che si è dissolta senza neanche lasciare alcuna traccia ideologica, provocata dall'esuberanza e dalla presunzione di una sinistra del tutto impreparata e senza soluzioni alternative che avrebbero ridato qualche speranza alla gente greca che aveva accettato tutti i sacrifici imposti da Tsipras.
Ma l'Europa non è più come prima e sulle sofferenze greche ha rivelato tutto il suo cinismo,un cinismo però che ha portato un terremoto di ripensamento sociale e politico che deve rivedere tutti i suoi trattati che hanno portato all'attuale catastrofe umanitaria in tutti i sensi,e la nuova sinistra italiana ha un occasione storica da non perdere per riavvicinare i cittadini alla politica.
Nessun commento:
Posta un commento