giovedì 20 agosto 2015

Le sfide perse della sinistra in Grecia monito per una nuova sinistra in Italia?


La prima volta di un governo di sinistra radicale in Europa ha fatto la sua prova generale in una Grecia stremata fino allo spasimo a seguito delle fallimentari politiche dei precedenti governi (Papandrou,Papadimou,Samaras) dove Syriza ,forte anche di un referendum popolare,pensava di rimescolare le carte costringendo l'Europa e in primis la Germania a nuovi accordi e nuove condizioni economiche che riguardassero la ritrattazione del debito.
Per 6 mesi Syriza è riuscita a imporre una austerità nazionale senza precedenti, con una popolazione  incantata dalle lusinghiere e estenuanti trattative di Varoufakis prima, e della implorazione finale poi,di Tsipras dentro il Parlamento europeo nella convinzione che le istituzioni europee potessero cadere nella trappola greca che sembrava avere l'asso nella manica.
L'asso non c'era e purtroppo la manica era solo piena di una  schiuma ,che si è dissolta senza neanche lasciare alcuna traccia ideologica, provocata dall'esuberanza  e dalla presunzione di una sinistra del tutto impreparata e senza soluzioni alternative che avrebbero ridato qualche speranza alla gente greca che aveva accettato tutti i sacrifici imposti da Tsipras.
Ma l'Europa non è più come prima e sulle sofferenze greche ha rivelato tutto il suo cinismo,un cinismo però che ha portato un terremoto di ripensamento sociale e politico che deve rivedere tutti i suoi trattati che hanno portato all'attuale catastrofe umanitaria in tutti i sensi,e la nuova sinistra italiana ha un occasione storica da non perdere per riavvicinare i cittadini alla politica.

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