giovedì 26 febbraio 2015

Il 3 marzo Moni Ovadia ad Atene

L’Istituto Italiano di Cultura e la Scuola Italiana di Atene 
in collaborazione con la Fondazione Cacoyannis 
organizzano lo spettacolo 
"Cantata Greca" 

uno spettacolo di Moni Ovadia 
da due poemi di Ghiannis Ritsos 


Martedì 3 marzo 2015, ore 21:00 
Fondazione “Michalis Cacoyannis”, Pireos 206, Tavros 
Sala: Teatro
Conferenza stampa / 
Incontro 
di MONI OVADIA con il pubblico 
Martedì 3 marzo 2015, ore 12:00 
IIC Atene, Patission 47
Per maggiori informazioni: www.iicatene.esteri.it


Alle Elezioni europee del 2014 è  sceso in campo direttamente candidandosi per L'Altra Europa con Tsipras; a seguito della consultazione elettorale del 25 maggio è stato eletto al Parlamento Europeo nellaCircoscrizione Italia nord-occidentale (che raccoglie i collegi di PiemonteLombardiaLiguria e Valle d'Aosta).[6]. Con 33.478 è il primo nella Circoscrizione Nord-Ovest per la Lista Tsipras (di cui vengono eletti alle Europee 2014 anche Barbara Spinelli ed Eleonora Forenza[7][8]) ma rinuncia al seggio, come annunciato fin dall'inizio[9], in favore del primo dei non eletti della sua circoscrizione[10]: il capolista nel Nord-Ovest Curzio Maltese.
Il 29 agosto 2014, poco dopo la prima tregua "duratura" dall'inizio dell'Operazione Margine di protezione tra Israele e Palestina, Ovadia rilascia una nuova intervista al Fatto Quotidiano spiegando perché sostiene i diritti della Palestina e di come l'ossessione per l'antisemitismo e per la Shoah, insieme all'ultranazionalismo israeliano, vengono strumentalizzati da Israele e dalla destra "reazionaria" di Netanyahu per continuare ad uccidere e a colonizzare nei territori palestinesiattraverso la propaganda[11].

Atene ha aperto una crepa strategica, peró per l’inversione di tendenza o la rottura del ciclo mortifero é decisivo l’apporto e la confluenza del resto dell’Europa meridionale.

Grecia: L’ostilitá preconcetta contro il governo Tsipras


di Tito Pulsinelli (Caracas)
C’é’ molta ostilitá contro il governo di Atene, preconcetta e no.Pollice verso da parte dei soliti e noti guardaspalle -mediatici e no- della Banda dei Commissari di Bruxelles, e di molti di coloro che fino ad ora si supponeva fossero avversari irriducibili della BCE. C’é un coro stonato che inneggia all’inutilitá di qualsiasi manovra che non sia la rottura e l’uscita immediata della Grecia dalla “entitá UE”.

articolo competo

http://cambiailmondo.org/2015/02/25/11332/

martedì 24 febbraio 2015

Non e' tutto oro quello che luccica.

Βαρουφάκης: Είμαι σίγουρος ότι θα βρούμε έναν μεγάλο θησαυρό

...e il Partito Comunista (KKE) torna in piazza (ven.alle 19,00 davanti al parlamento) contro i nuovi accordi.

Συγκέντρωση στο Σύνταγμα, ενάντια στη συμφωνία του Εurogroup

Al di la' degli accordi la vera sfida di Tsipras e' come far pagare a chi ha solo e sempre rubato!

Grecia, le cinque idee per il possibile accordo

Il piano del governo guidato da Alexis Tsipras per ottenere dalla Ue un prolungamento di quattro mesi dei prestiti in scadenza

di Andrea Nicastro



1.
Benzina e sigarette, stop al contrabbando

La benzina esentasse greca è ben più di un mito. La troika ha già cercato di imporre strumenti di verifica non manipolabili dai benzinai, ma senza risultati. Ora tocca a Syriza promettere di provarci. L’obbiettivo però non sono i pesci piccoli, ma i petrolieri.
Il contrabbando comincia nei porti con la complicità delle navi cisterna che scaricano più greggio di quello fatturato e continua nelle raffinerie che distillano più carburante di quanto dicono. E’ così che viaggiano autocisterne per tutta la Grecia con fatture pronte ad essere stracciate una volta consegnata la benzina. Stessa complicità ai danni dello Stato tra tabaccai e industrie di sigarette. Su tre rifornimenti solo uno è visibile al Fisco. Estirpare il contrabbando potrebbe valere 2,3 miliardi.

2.
Il settore pubblico, lotta alla corruzione e democrazia diretta

La lotta alla corruzione è l’esercizio sul quale il nuovo governo greco sa offrire più garanzie ai partner europei. Dopo 40 anni di alternanza tra due soli partiti (Nuova Democrazia e Pasok), la giovane coalizione Syriza non deve nulla alla casta di burocrati, portaborse, politici che inquinano il rapporto Stato-cittadino chiedendo tangenti su gare d’appalto, permessi edilizi, forniture di servizi fino ai semplici certificati anagrafici.
Difficile però quantificare il ritorno economico o i tempi di quest’opera d’igienizzazione pubblica. Nel programma pre-elettorale di Salonicco, questa sfida si accompagnava al rifiuto dell’occupazione partitica dello Stato (spoils system) e a forme di democrazia diretta capaci di controllare la Pubblica Amministrazione.

3.
L’intreccio tra economia e politica, contro oligarchi e finanziamenti occulti

Nel documento che verrà consegnato a Bruxelles potrebbe anche apparire il titolo «lotta all’elusione». Per i greci e per il partito di governo, però, significa «lotta agli oligarchi». Armatori e costruttori sono anche proprietari di giornali e tv, finanziatori più o meno occulti dei partiti tradizionali e grandi beneficiari dell’intreccio quarantennale tra economia e politica. Un miliardario padrone di tv che regala visibilità a un partito, in cambio riceve appalti, concessioni, privilegi. E’ rompendo questo legame che Syriza penserebbe di recuperare alle casse pubbliche quasi 3 miliardi.
Potrebbe cominciare con la vendita delle frequenze tv ora date gratuitamente o con la ridiscussione di contratti di gestione autostradale che assomigliano moltissimo a regali.

4.
Mini patrimoniale, imposta sugli immobili e stranieri «nel mirino»

Una patrimoniale sarebbe la tassa ideale di un governo di estrema sinistra come quello di Syriza. Nel caso greco, però, si chiuderebbe la stalla a buoi fuggiti. Non ci sono più depositi bancari corposi nelle banche greche. I grossi capitali sono tutti legalmente fuori dalla Grecia o nascosti in Paradisi fiscali. Restano le case.
La popolarità del governo precedente è stata affossata da una tassa sugli immobili (dettata dalla troika) che i greci non avevano mai pagato. Syriza intenderebbe invece bloccare gli sfratti delle prime case e far pagare un extra solo a chi possiede immobili che valgono più di 300 mila euro. Bisognerà però aggiornare i valori catastali ai prezzi correnti dopo la svalutazione degli ultimi anni. E’ probabile che, alla fine, pagheranno solo gli stranieri che hanno comprato ville sul mare.

5.
L’evasione fiscale e i debiti a rate

Sul possibile, auspicabile o irrealistico recupero delle tasse arretrate le cifre ballano il sirtaki. Il punto di partenza è più o meno solido. L’erario greco vanta crediti fiscali nei confronti di cittadini e imprese per una cifra che va dai 65 ai 70 miliardi. Si tratta di arretrati, imposte dovute e non pagate. Il problema è che la maggior parte di questo invidiabile gruzzolo è inesigibile. E’ in capo a società, negozi, ristoranti che non esistono più, falliti per la crisi o per l’astuzia dei proprietari.
Atene intenderebbe proporre di rateizzare i debiti ancora esigibili e penserebbe di ricavarne quest’anno all’incirca 2,5 miliardi, forse anche il doppio. Il problema è che l’Europa, come metodo, fatica ad accettare questi conti come attendibili.

http://www.corriere.it/economia/cards/grecia-cinque-idee-il-possibile-accordo/evasione-fiscale-debiti-rate.shtml

CIVATI:Credo che la vicenda greca non sia affatto conclusa. Che per la prima volta, qualcuno sia andato in Europa a far presente che esiste ancora la democrazia. Che lo abbia fatto rischiando molto, quasi tutto

CIVATI  RECENTEMENTE AD ATENE
In poche ore sono spariti i fondi dei giornali (tipo il Corriere) in cui si chiedeva la svolta e siamo tornati a leggere i fondi del caffè per profetizzare tragedie e cataclismi.

Quel sollievo conservatore per le difficoltà di Tsipras

C’era da aspettarselo. Molti non vedevano l’ora di poter dire: non ce la fa, finirà tutto come al solito, non si può mica volere la luna.
E così nel breve volgere di qualche giorno si è passati dall’enfasi (eccessiva) alla delusione (definitiva).
Credo che la vicenda greca non sia affatto conclusa. Che per la prima volta, qualcuno sia andato in Europa a far presente che esiste ancora la democrazia. Che lo abbia fatto rischiando molto, quasi tutto. Che abbia trovato resistenze forti, a Nord, ma anche a Sud (tipo l’Italia che parte ha fatto?). Che chi festeggia per la vittoria della Germania, non si renda conto di celebrare, in realtà, la sconfitta dell’Europa. E che siamo solo all’inizio di una vicenda che può anche finir male, ma non solo per la Grecia.
In poche ore sono spariti i fondi dei giornali (tipo il Corriere) in cui si chiedeva la svolta e siamo tornati a leggere i fondi del caffè per profetizzare tragedie e cataclismi.
Consiglierei a tutti di seguire attentamente questa storia e di non liquidarla con battute superficiali. Nel suo piccolo, questa storia, appunto, ha una valenza generale. E, dopo gli ultimi passaggi, la conserva, a maggior ragione.
http://www.ciwati.it/2015/02/24/quel-sollievo-conservatore-per-le-difficolta-di-tsipras/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter

lunedì 23 febbraio 2015

Mandate le proposte e attesa per la reazione tedesca>

Τους έλιωσαν οι Γερμανοί!

La Merkel in tuta da operaio visita la Siemens.Un legame fortissimo e mai interotto di mazzette tra Germania e Grecia.

Germania, Merkel in camice da operaia per la visita alla fabbricaTangenti Siemens in Grecia: chiesto il rinvio giudizio per 55 persone tra funzionari e intermediari, di cui 19 dirigenti tedeschi della Siemens. Sono accusati di aver prodotto un danno da 70 milioni di euro all’azienda greca di telecomunicazioni Ote, tratangenti e mancati incassi. Il caso Siemens è considerato il più grande scandalo europeo degli ultimi anni ed è già costato la sostituzione dei vertici della multinazionale che ammise le tangenti al fine di chiudere la querelle. Lunedì 24 novembre un nuovo capitolo giudiziario, proprio alla vigilia di un delicatissimo incontro del governo ellenico con la troika, i cui rappresentati chiedono ad Atene altre diciannove riforme con nuovi tagli a welfare e spesa sociale.
Dopo otto anni di indagini e controlli incrociati su centinaia diconti correnti “sospetti” i pm ellenici hanno consegnato unmemoriale di 2.368 pagine per ricostruire il labirinto alla base del quale sarebbero stati commessi gli illeciti. In particolare il pubblico ministero ha chiesto l’ergastolo per 19 imputati con l’aggravante della legge 1608/50, per riciclaggio di denaro; per altri 14 ex dirigenti di Ote la procura vuole la condanna al carcere percorruzione passiva; per 8 consulenti il concorso in corruzione semplice e per 14 intermediari la complicità diretta in corruzione passiva e il riciclaggio di denaro.
Un legame fortissimo quello commerciale e delle mazzette traGermania e Grecia. In occasione delle Olimpiadi elleniche del 2004, costate il triplo del previsto, si era verificato un anomalo flusso di denaro per assicurarsi commesse e appalti. Con la stessa azienda tedesca che ammise in seguito pagamenti in nero per circa1,3 miliardi di euro e con la conseguente rivoluzione all’interno del proprio management che ha visto il presidente Heinrich von Pierer e l’amministratore delegato Klaus Kleinfeld costretti alle dimissioni.
Uno scandalo a cui pochissimi mesi fa ha fatto seguito un altro fronte tangentizio sempre sull’asse Berlino-Atene. Le rivelazioni dell’ex numero uno della Direzione armamenti del ministero della Difesa greco, Antonis Kantà, consentirono di fare luce sulle mazzette versate dalla Germania per caldeggiare la fornitura diarmi tedesche ad Atene. Circa 18 milioni di euro sarebbero dirottati verso funzionari greci per “incoraggiare” l’acquisto disottomarini Poseidon, oltre a 170 carri armati Leopard dalla tedesca Krauss-Maffei Wegmann (KMW), per i quali Kantà avrebbe ricevuto un totale di 1,7 milioni di euro da un intermediario greco, 1,5 milioni per la fornitura di missili Stinger e 600mila euro per i caccia F-15.
Dopo cinque anni fa ancora scalpore nel Paese lo scandalo di due sottomarini venduti da un’azienda tedesca al ministero della Difesa greco: con il piccolo inconveniente che pendevano a destra. Oggi il gruppo fa nuovamente affari in Grecia. Ha infatti vinto i nuovi appalti post memorandum per infrastrutture, treni e quattrotermovalorizzatori nella regione dell’Attica.

domenica 22 febbraio 2015

Dopo tanti governi ruffiani e filotedeschi,la Grecia rialza la testa e chiede ufficialmente... dopo 70 anni!...i risarcimenti di guerra alla Merkel!Επιτροπή για της γερμανικές αποζημιώσεις προανήγγειλε η Κωνσταντοπούλου Συμβολική η εξαγγελία της από τις Βίγλες Μεγαλόπολης

La giovane presidente della Camera  Zoi Costatopoulou da' l'annuncio della richiesta di risarcimento a Vigles dove i tedeschi trucidarono 212 greci


http://www.parapolitika.gr/parapolitikablog/%CF%80%CE%B1%CF%81%CE%B1%CF%80%CE%BF%CE%BB%CE%B9%CF%84%CE%B9%CE%BA%CE%B1/%CE%B5%CF%80%CE%B9%CF%84%CF%81%CE%BF%CF%80%CE%B7-%CE%B3%CE%B9%CE%B1-%CF%84%CE%B7%CF%82-%CE%B3%CE%B5%CF%81%CE%BC%CE%B1%CE%BD%CE%B9%CE%BA%CE%B5%CF%82-%CE%B1%CF%80%CE%BF%CE%B6%CE%B7%CE%BC%CE%B9%CF%89%CF%83%CE%B5%CE%B9%CF%82-%CF%80%CF%81%CE%BF%CE%B1%CE%BD%CE%B7%CE%B3%CE%B3%CE%B5%CE%B9%CE%BB%CE%B5-%CE%B7-%CE%BA%CF%89%CE%BD%CF%83%CF%84%CE%B1%CE%BD%CF%84%CE%BF%CF%80%CE%BF%CF%85%CE%BB%CE%BF%CF%85

La speranza e' tornata in Grecia.Back hope in Greece.

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venerdì 20 febbraio 2015

La coraggiosa lettera di Varoufakis:Le autorità greche riconoscono che le procedure concordate con i governi precedenti sono state interrotte dalle recenti elezioni politiche e presidenziali e che, come risultato, molti degli accordi tecnici sono stati invalidati.

Αποτέλεσμα εικόνας για varoufakis

...Con con questi obiettivi in mente, il Governo greco esprime la sua determinazione a cooperare strettamente con le istituzioni dell’Unione Europea e con il Fondo Monetario Internazionale al fine di:

(a) raggiungere la stabilità fiscale e finanziaria e (b) mettere in grado il Governo greco di introdurre le sostanziali, lungimiranti riforme necessarie a ristabilire gli standard di vita di milioni di cittadini greci attraverso una crescita economica sostenibile, un impiego redditizio e la coesione sociale.

Sinceramente,

Yanis Varoufakis
Ministro delle Finanze
Repubblica Greca

http://www.byoblu.com/post/minipost/la-lettera-di-varoufakis-alla-troika-in-italiano

One must believe 's tall stories (about us Greeks) at one's peril.

Tsipras a STERN:nessuno puo' fermarci e continuare da dove e' fallito il governo Samaras,come se non ci fossero state mai elezioni!


http://left.gr/news/al-tsipras-sto-stern-kaneis-den-mporei-na-mas-diataxei-na-synehisoyme-apo-ekei-opoy-stamatise-i

martedì 17 febbraio 2015

Chi paga le decisioni del terzo reich?...nelle scuole di Atene ,gia' 2 anni fa'...almeno il 25% delle famiglie soffriva la fame!Nel 61% delle famiglie greche uno dei 2 genitori e' rimasto senza lavoro!

Αποτέλεσμα εικόνας για terzo reich

A survey of the Institute Prolepsis, including the following occur:
"... Of the 64 schools in the most vulnerable areas of Athens who participated in the Program (Nutrition) the school year 2013-2014, almost 25% of families suffer from hunger, while about 60% food insecure.
It was also observed that 61% of families in these schools one of the parents had no income.
Respectively were data for the other locations ... According to the 42 727 questionnaires filled parents of pupils from schools in 23 prefectures, 54% of families experiencing food insecurity and hunger 21%.
In 40% of families are one of the parents had no income (either from work or retirement), while 13% neither of the parents had no income. "

Από Γιώργο Πλειό
Από έρευνα του Ινστιτούτου Prοlepsis, μεταξύ άλλων προκύπτουν τα εξής:
"...Από τα 64 σχολεία των πιο ευπαθών περιοχών του Δήμου Αθηναίων που συμμετείχαν στο Πρόγραμμα (Διατροφή) το σχολικό έτος 2013-2014, σχεδόν 25% των οικογενειών πλήττονται από πείνα, ενώ περίπου 60% αντιμετωπίζουν επισιτιστική ανασφάλεια.
Παρατηρήθηκε επίσης ότι σε ποσοστό 61% των οικογενειών στα ανωτέρω σχολεία ο ένας από τους δύο γονείς δεν είχε εισόδημα.
Αντίστοιχα ήταν τα δεδομένα και για τις υπόλοιπες περιοχές της Ελλάδας ... Σύμφωνα με τα 42.727 ερωτηματολόγια που συμπλήρωσαν γονείς των μαθητών από σχολεία σε 23 νομούς της χώρας, 54% των οικογενειών αντιμετώπιζε επισιτιστική ανασφάλεια και 21% πείνα.
Σε ποσοστό 40% των οικογενειών ο ένας από τους δύο γονείς δεν είχε εισόδημα (είτε από εργασία είτε από σύνταξη), ενώ σε ποσοστό 13% κανένας από τους δύο γονείς δεν είχε εισόδημα."

lunedì 16 febbraio 2015

Anche Celentano a favore della Grecia.ADRIANO CELENTANO ΓΙΑ ΤΗΝ ΕΛΛΑΔΑ



Είπε ο  Adriano Celentano: 

"Αν θέλετε την βοήθεια και την παραμονή στο ευρώ - είπαν - πρέπει να αγοράσετε τα δικά μας τάνκς και τα δικά μας ωραία πολεμικά μας πλοία".  Επιβάλλοντας περικοπές και θυσίες., στους κουρελιασμένους Έλληνες.  Αυτό είναι που έχει γραφτεί στη χθεσινή CORRIERE DELLA SERA. στην σελίδα 5. Αλλά ήδη από πέρυσι το καλοκαίρι η Wall street Journal αποκάλυπτε ότι το Βερολίνο και το Παρίσι απαιτούσαν την αγορά εξοπλισμών, σαν προϋπόθεση για την έγκριση του σχεδίου διάσωσης της Ελλάδας.  Είναι αυτή η Ευρώπή που θέλουμε; Κυνική και εξοπλισμένη σαν αστακός ;"


http://siamo-tutti-greci.blogspot.gr/p/blog-page.html

venerdì 13 febbraio 2015

Io sto con la Grecia e tu?Consegnate le oltre 5000 firme (raccolte in 5 giorni)al governo greco nelle mani del v.pres.del Parlamento Yannis Balafas.






                                                                                                 Στην ελληνική κυβέρνηση
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Ως εκπρόσωπος της Filef στην Ελλάδα
ως συμβολή στην κινητοποίηση που γεννιέται από τους Ιταλούς μετανάστες,  που είδε να συμμετέχουν, όπως θα δείτε, πολλοί Ιταλοί του εξωτερικού και ειδικότερα, της Ελλάδος.

Σας παραδινο την  λίστα, η οποία είναι ενημερωμένη  μέχρι και χθες ,με περισσότερες από 5.000 προσχωρήσεις στην εκστρατεία μας (Cambiailmondo και  FIEI) υπέρ της Ελλάδος και της κυβέρνησης Τσίπρα,
Το σημείωμα που επισυνάπτεται, το έχουμε στείλει σε όλες τις  γραμματείες των κομμάτων και κινημάτων που υποστηρίζουν την εκδήλωση που θα πραγματοποιηθεί το Σάββατου  14 , στην οποία φυσικά συμμετέχουμε και εμείς. 

Είναι, κατά τη χρονική στιγμή, το μεγαλύτερο μερίδιο της κινητοποίησης για το θέμα της Ελλάδος , στο Ιταλικό διαδίκτυο.

Η Ευρωπαϊκή εκστρατεία για την υποστήριξη της Ελλάδας και της δημοκρατικής κυβέρνησή της, στις δύσκολες διαπραγματεύσεις για την αποκατάσταση των δικαιωμάτων του ελληνικού λαού και των λαών της Ευρώπης

Είναι σημαντικό να ακουστούν  αυτές τις μέρες, οι φωνές των Ευρωπαίων πολιτών υπέρ των θέσεων της νόμιμης και δημοκρατικής κυβέρνησης των  Ελλήνων που αγωνίζονται για την αναθεώρηση του μνημονίου  και το χρέος.
Ένα χρέος που γεννήθηκε από ιδιώτες και έγινε δημόσιο, μόνο για να σώσει τις τράπεζες και τα χρηματοπιστωτικά ιδρύματα (Βόρεια Ευρώπη), οι οποίες  εκμεταλλεύτηκαν  και έπαιξαν με τα παράγωγα –φωτιά-.

Η Μάχη της Ελλάδα είναι η μάχη όλων των ευρωπαίων πολιτών από τις εθνικές και διεθνείς ελίτ του 1-10% που στα χρόνια της κρίσης έχουν πλουτίσει,  πέρα από κάθε όριο, σε βάρος των εργαζομένων, των  προσωρινά απασχολούμενων και των  ανέργων.

                                                                                                           Angelo Saracini

Athens 13 febb.2015