Storia da rileggere o da scoprire quella della sventurata guerra di Mussolini alla Grecia. Un cappellano degli alpini della Julia, convinto patriota, annotò nel diario dal fronte greco: «Il nemico non è come ce lo avevano descritto. Incontriamo manifestazioni di generosità, persino di simpatia». Quella simpatia che aveva convinto l' allora ambasciatore d' Italia Emanuele Grazzi a sottostimare le intenzioni di Galeazzo Ciano, riferitegli dall' inviato del «Corriere» ad Atene, Curzio Malaparte: «Nei suoi telespressi può scrivere quello che vuole, tanto lui la guerra la farà lo stesso»..... Nella notte fatidica, mentre l' ambasciatore riceveva gli ospiti in residenza per una festa in onore di Puccini, con sorrisi rassicuranti e le torte punteggiate dalle bandierine italiana e greca, dalla sala-cifra gli giungeva l' ordine di presentarsi a casa del primo ministro, alle 3 di notte, con l' ultimatum: in sostanza, resa o guerra. Quel «No» fermo di Metaxas, che per ironia della sorte era un ammiratore di Mussolini, non verrà dimenticato.
(Ferrari Antonio)
(la regina greca Ferderica in divisa nazista)
Η αλήστου μνήμης Φρειδερίκη με καλοκαιρινή στολή της Jungmädelbund, της χιτλερικής νεολαίας για κορίτσια
http://sibilla-gr-sibilla.blogspot.com/2010/10/blog-post_9089.html
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