
...nella Grecia cantavano canti come quelli della strina, i “Kalanda” (“calendae” nella vecchia lingua romana) che significa che sta per iniziare il mese e l’anno nuovo. kalanda sono le canzoni delle feste di Natale e dell’Anno Nuovo ed anche dell’Epifania. Ogni festa ha il proprio canto ed i ragazzini lo cantano in tutta la Grecia. Ragazzi con tamburelli flauti e fisarmoniche vanno insieme di casa in casa e gridano dietro le porte: ” Le diciamo?” La padrona apre la porta per concedergli il permesso di cantare “ Arciminià ce arcichronià ce arcikalos-ma chronos” per l’arrivo del Nuovo Anno e “Cristùghenna protughenna” per l’arrivo di Natale. Pochi anni fa, una volta che i ragazzini avevano cantato, venivano offerti loro dolci ed uova, adesso vengono loro dadi dei soldi.Nell’antica Grecia questi canti venivano chiamati “Eiresioni”, ha scritto Omero. Allora i ragazzi tenevano una nave che stava a significare l’arrivo del dio Duonisio. Cantando i ragazzi andavano di casa in casa e davano la benedizione alla padrona e questa dava loro dolci ed uova.


poco fa' al Comune degli Ateniesi ,e non di Atene,ha giurato il nuovo sindaco Kaminis-nella foto lo sguardo incredulo dell'Arcivescovo Geronimo.

di fronte alla sede della Alto Commissariato dell'ONU di Atene,dopo diversi giorni di protesta per il mancato riconoscimento di rifugiati politici,sono oggi stati allontanati di forza dalla Polizia,su richiesta del Comune di Psikiko'...per motivi di igiene pubblica.













