lunedì 31 gennaio 2011
PING PONG PER I PROFUGHI TRA BELGIO E GRECIA
La Corte Europea ....dal Belgio rimanda in Grecia un profugo....nonostante .... le condizioni applicate al rifugiato sono state considerate inumane e degradanti e standard di asilo non conformi alle norme internazionali.
eppure...la legge europea recita
L'immigrato, anche clandestino, che nel suo paese d'origine rischia la vita o la prigione per motivi politici, non può essere rimandato indietro.
Il principio (sacrosanto) del "non refoulement" è previsto dall'articolo 3 della Convenzione europea per i Diritti Umani e da diverse e importanti convenzioni internazionali, ma trova difficoltà nell'applicazione pratica anche in Europa.
Si tratta di una sentenza senza precedenti perché, di fatto, la Corte mette così in dubbio l'applicazione della regolamentazione dell'Unione europea, nota con il nome di Dublino II, che prevede che gli Stati membri possano rinviare dei richiedenti asilo nel Paese da cui sono entrati nell'Ue.
Nella sentenza, la Corte ha stabilito che le autorità del Belgio non potevano non essere a conoscenza dell'inadeguatezza della procedura per la richiesta di asilo in Grecia e quindi non avrebbero dovuto espellere il rifugiato, anche se questo è stato fatto in ottemperanza del regolamento Ue.
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