di Teodoro Andreadis Synghellakis
.... proporrei a chi continua a provare a rivalutare la figura del fondatore del fascismo, di riflettere un poco anche sul "caso Grecia". Il mio paese, nell'ottobre del 1940, è stato attaccato dall'Italia, per pure ragioni di espansionismo politico e militare, per cercare di dimostrare alla Germania che anche la "stirpe italica" era in grado di partecipare alla guerra di conquista, a fianco di Hitler.I Greci si sono battuti senza alcuna distinzione politica e sono riusciti a respingere l'invasione. La resistenza del popolo è stata piegata, sei mesi dopo, solo dal massiccio intervento nazista. Mia madre, che all'epoca era una bambina ricoverata in ospedale, grazie al delirio espansionistico del Duce ha mangiato per mesi e mesi solo vermi e minestra.
Ad Atene e in tutta la Grecia, durante gli inverni dell'occupazione nazifascista, sono morte centinaia di migliaia di persone. I bambini cadevano a terra -morti per la fame- e venivano subito ammassati sui carri, come se si trattasse di bestiame. In molte isole dell' Egeo, tra cui Sifnos, gli abitanti ancora ricordano la dura occupazione italiana, mentre a Rodi, già prima della guerra, ai greci era stato vietato di parlare la propria lingua.
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http://www.huffingtonpost.it/teodoro-andreadis-synghellakis/berlusconi-e-le-responsabilita-del-fascismo-due-parole-sul-caso-grecia_b_2565136.html?utm_hp_ref=italy
Sono italiano ma figlio di partigiano e sono onorato che mio padre non partecipò all' invasione della Grecia, paese che amo. Nel 1940 mio padre era esile in Francia come anti-fascista.
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