venerdì 1 luglio 2011

La brutalita’ della polizia non manda a casa il popolo greco. Piazza Syntagma continua ad essere gremita e arrabbiata!

Marco Santopadre, Radio Citta’ Aperta

Atene 1 luglio --- “Batsi, gourounia, dolofonoi!” grida la folla che si accalca sulle transenne investendo i poliziotti di guardia al Parlamento di insulti. “Sbirri porci assassini”, letteralmente. Sono le 19 di giovedi e Piazza Syntagma e’ di nuovo stracolma di gente. Gente che discute, che urla, che lancia slogan, che ricostruisce il campo distrutto dalla furia dei celerini che ieri, mentre i loro colleghi inondavano Syntagma di gas, spazzavano via a calci tavoli, tende e striscioni dal centro della piazza divenuta dalla fine di maggio il quartier generale della protesta contro Papandreou e la troika....I giornali raccontano che anche un giudice, intento a godersi il suo pranzo in un ristorantino del centro, sia stato colpito dalle manganellate di un celerino. Alle proteste dell’innocente togato il celerino avrebbe risposto con altre percosse. Si sa, la democrazia non risparmia nessuno. Neanche chi si era rifugiato nelle stazioni della metropolitana di Syntagma, anche queste inondate di gas israeliano.....
Mentre i deputati litigano e votano I piani di UE, FMI e BCE, l’odiatissimo ministro Pangalos chiede ai suoi colleghi di governo: “Siamo coscienti che rischiamo decine di morti e persino un colpo di stato per difendere le banche straniere?”Ma quello che infiamma di piu’ la folla e’ Alaa Shokralla, rappresentante del movimento egiziano e dell'Alleanza Socialista Popolare. Le sue sembrano frasi di circostanza ma non lo sono affatto. “La nostra lotta e’ la vostra lotta! Dobbiamo lottare per la democrazia reale e per la giustizia sociale. Siamo riusciti a cacciare il dittatore ma il regime continua sotto altre forme e quindi anche la nostra lotta deve continuare!” In piazza tutti sanno che nelle proteste contro il nuovo regime che si e’ insediato al Cairo ci sono stati almeno 1200 feriti e che Piazza Tahrir e’ di nuovo occupata da un presidio permanente. I rappresentanti stranieri – ce ne sono anche da Madrid, Barcellona e Lisbona – sono ad Atene perche’ invitati a partecipare al ‘Festival Resistance’ messo in piedi dal Koe, l’Organizzazione Comunista di Grecia, l’ala piu’ radicale della coalizione di sinistra Syriza.

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