domenica 25 novembre 2012

Un'altra lettera dall'isola di Samos:Questa Europa non può esistere con questi principi,è deficitaria di democrazia e diritti:se un solo paese in questa Europa riesce a mantenere, anzi ad incrementare il proprio stato sociale...

 

In questi anni ogni volta che mi chiedevano sulla situazione in Grecia e sulla crisi,io ero disinformata, probabilmente, sulla reale situazione e sull'evolversi.
Le informazioni vere le ricevevo dai network internazionali,a differenza di quelli locali
e la gente del posto,molto dignitosamente mi rispondeva in modo evasivo che "tutto andava bene",ma a me stavano cambiando "le carte in tavola"...sono venuta qui portando 50 anni della mia vita,della vita della mia famiglia,risorse economiche e risparmi..ma questo non mi bastava più per vivere e non ne capivo il motivo..ora la realtà è chiarissima:sto,stiamo pagando gli errori di un paese e di una classe politica,che ad insaputa di tutti ha vissuto sopra le proprie possibilità.
Questo lo avevo già visto e vissuto in un altro luogo,il mio - l'Italia- da cui ho deciso volutamente di andare via per gli stessi motivi, ero stufa di pagare per altri e credevo di poter vivere lavorando,senza arricchirmi,ma senza far arricchire altri emeriti sconosciuti che decidono per me e che vivono alle mie spalle.
Ormai mi rendo conto che il mio amore totale per questo paese e per il suo popolo, probabilmente, non basteranno a risolvere i problemi emersi e la crisi stessa,ma vorrei che venissero risparmiate, almeno, le generazioni future che stanno già vivendo "una guerra senza bombe".
Questa Europa non può esistere con questi principi,è deficitaria di democrazia e diritti:se un solo paese in questa Europa riesce a mantenere, anzi ad incrementare il proprio stato sociale,forse è proprio quello il paese destinato ad uscire da questa Unione e,a mio parere,questo boom economico, in questo contesto, è alquanto sospetto.
Per mia formazione e carattere non amo rimanere in attesa e piangere,voglio nonostante tutto continuare a restare per lavorare,contribuire alla fine di questo momento tragico e, dove è possibile, contribuire alla ricostruzione di un tessuto sociale ed economico sano,dove mio figlio possa vivere senza vergognarsi.
Per questo e per altri mille motivi non vorrei che la Grecia fosse svenduta al miglior offerente, per continuare a far arricchire chi l'ha ridotta alla fame,vorrei invece che fosse valorizzata per ciò che può dare,che è moltissimo e questo Patrimonio Culturale,Artistico,Naturale è di tutta l'umanità intera,ma che deve essere gestito e valorizzato dal popolo greco.
Certo che il popolo greco deve riconoscere per primo questo valore che ha "in casa" e deve promuoverlo al giusto prezzo,offrendolo come ha sempre fatto con estrema generosità.

Carla Gallizia -Meltemia studio Samos-Samos

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