domenica 11 marzo 2012

Alekos Panagulis fa' ancora paura:nessun rappresentante del Governo e dei partiti di maggioranza...all'inaugurazione della sua statua ad Atene!

Di fronte ad una folla numerosissima,presenti,Manolis Glezos, Gianni Dimaras,Alexis Tsipras,Basilio Basilikos,Sofia Voultepsis,Naso Athanasiou,Pavlos Alepi e anche Theodorakis ha inviato un saluto.

GRECIA, Ottobre'70

(dal carcere di Boyati)

Scrivo con la speranza che il contenuto di questa mia lettera raggiunga ogni uomo che considera suo dovere indignarsi contro il crimine e contemporaneamente lottare per la sua abolizione .

Scrivo affinché la solidarietà dell' opinione pubblica mondiale alla lotta del nostro popolo per la Libertà, la Democrazia, la Giustizia ed il Progresso, si faccia più concreta.

VI SCRIVO DA UN CARCERE IN GRECIA:introduzione di pier paolo pasolini

P.Paolo Pasolini

nell'introduzione al libro di A. Panagulis "Vi scrivo da un carcere in Grecia" (Rizzoli-1974):

… Panagulis è stato trasformato in poeta attraverso la tortura….La grande poesia di Panagulis è quella che si è espressa attraverso la sua azione, o meglio, attraverso il suo corpo. Col suo corpo come strumento, egli ha scritto poemi non solo perfetti, ma altissimi. …

Si tratta nel caso di Panagulis di una "scrittura" o "parola" atroce. Le sevizie, gli anni di prigionia dentro un cubo di cemento , i polsi stretti giorno e notte dalle manete, eccetera; ma anche - per quella forza vitale o gioia che c'è sempre in ogni espressività altamente riuscita- anche l'irrisione dei carnefici, gli spavaldi tentativi di fuga, le trionfanti evasioni, le guasconate, l'irriducibile calcolo dell'estremismo, l'accettazione provocatoria (e sublime) della morte….

...Questo è il grande poema che ha "scritto" Panagulis col suo corpo. Che egli sia ora anche poeta che scrive con gli strumenti della letteratura retorica e testimoniale- è quasi in più. E' una sua nuova vittoria....

… Nella sua lotta per la libertà (cioè la democrazia formale) a essere fortemente e oggetivamente razionale è stato proprio il suo irrazionalismo.La sua ispirazione nel difendere una conditio sine qua non tanto ovvia quanto assoluta.

...Chi ha vissuto i giorni della Resistenza in Italia conosce questa forma di irriducibile certezza, che rende tutto prezioso quello che tocca. La fede, o idea fissa, fondata su una logica non dialettica, di Panagulis, è una di quelle "forme" di esistenza e di lotta che è la storia stessa a modellare in una perfezione elementare con le sue proprie mani.








1 commento:

  1. Sarebbe ora che si rinnovi il ricordo dell'Eroe, troppo presto dimenticato, soprattutto in un mondo come questo, che cerca qualcosa in cui credere e trova solo mistificatori.

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