sabato 23 giugno 2012

La lezione di Syriza

Il punto è di non lasciare isolata la sinistra greca. La Grecia da sola non può cambiare l’Europa, serve il contributo di tutti, a partire dal nostro. Per questo è necessario costruire anche negli altri paesi europei una sinistra antiliberista che abbia due caratteristiche fondamentali.

Il risultato delle elezioni greche segna una svolta nella situazione europea. Per la prima volta dopo la vittoria del neoliberismo, dopo gli anni ’80, una forza di sinistra, dichiaratamente antiliberista e anticapitalista, raggiunge una percentuale del 27%. Lo fa in nome di un’altra Europa, di una Europa democratica basata sui diritti sociali e civili, dove il rovesciamento delle attuali politiche europee non è finalizzato ad un nuovo nazionalismo ma ad una Europa dei popoli e dei lavoratori.


Per questo la Grecia è importante, perché Syriza (che fa parte del Partito della Sinistra Europea come Rifondazione Comunista, il Front de Gauche, Izquierda Unida, la Linke) ha posto i nodi di fondo che l’Europa deve affrontare. Dicendosi indisponibile ad accettare il memorandum che sta demolendo l’economia greca, ha posto la questione centrale per il nostro futuro ed ha su questo raccolto il 27% dei consensi.


 http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2012/6/notizia/Politica/2012/6/22/23794-leditoriale-la-lezione-di-syriza/

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