Prima che il dito copra la luna...in Grecia!...Psomi, pedia, elefteria! ( pane, educazione, libertà!)

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Recensione " CTRL+ALT+CANC= Arresta il sistema"

by Valentina Circhetta on Thursday, 7 June 2012 at 16:04 ·

Due ragazze: una bionda e una mora, due sorrisi sempre accesi sul volto, una macchina fotografica  e una telecamera: no, non sono le veline che siamo tragicamente abituati  a vedere in televisione;  sono due ragazze che hanno un’idea: vogliono toccare con mano la Crisi a cui siamo esposti e bombardati tutti i giorni.
La parola crisi deriva dal greco e significa: “momento che separa una maniera di essere o una serie di fenomeni da altra differente”. Un momento di riflessione per decidere, che porta, alla fine, ad un cambiamento  in bene o  in male.
Queste due ragazze hanno messo in pratica l’etimologia della parola CRISI.
Si sono fermate, hanno riflettuto, trovato le soluzioni per affrontare un viaggio verso qualcosa di indefinito, ma che c’era, palpabile, come  la voglia di scendere in strada e andare incontro alla gente, la voglia di mettersi in gioco e metterci la faccia. Sono partite, sono giunte nella terra ,che per noi italiani, ed europei tutti, rappresenta la madre di tutte le madri, martoriata da un sistema, che ha deciso a tavolino su chi puntare il dito, questa volta il pollice, verso il basso.
CRTL+ALT+CANC = Arresta il sistema. Sono i tre momenti fondamentali che nel caos più totale ci permettono di avere come risultato una schermata a colore unico, che ci fa riprendere la corsa verso la ragione  (il dito) e puntare sempre a qualcosa di migliore, di magico, di possibile ( la luna)
Questo risultato si ottiene solo attraverso la gente, la voce del popolo, che non è un’unica voce, sono tanti colori diversi ma che all’unisono, chiedono una sola cosa: Elefteria. La libertà, libertà di pensiero che alcuni partiti politici greci stanno gravemente minacciando, libertà di scendere in piazza e dire la parola che secondo il retaggio storico greco, ha sempre dato potere al popolo, ovvero: OXI (No) la libertà di dire: basta, la libertà di raccontare e mostrare la propria busta paga, la propria famiglia , la perdita del lavoro, la propria storia, le ingiustizie subite;  la libertà di alzare la testa e di gridare tutta la propria disapprovazione. Uomini, donne, anziani, giovani, bambini, immigrati, la gente comune, e non è forse da millenni, che la storia la fanno loro? Sono loro? Siamo noi, tutti?
Il lavoro di Anna e Pamela è proprio questo: non andare alla ricerca degli eterni, vili affamati grassi ( mi ha colpito molto un murales che rappresenta un uomo obeso che dice: “always hungry”) uomini politici con scarse soluzioni sempre più lontane dai reali bisogni dei cittadini;  ma ascoltare persone comuni, “normali”, che devono arrivare alla fine del mese, e che usano la loro unica risorsa: il libero pensiero (affrontando dure repressioni, e  muri di indifferenza)  che porti, attraverso la crisi,  ad un concreto cambiamento.
Questo lavoro ha dimostrato che tutto è possibile, su questo mondo, basta puntare alla luna.
Con l’augurio che ci siano sempre più persone coraggiose e con quella sana dose di pazzia necessaria per affrontare questo mondo difficile, ma non impossibile, ricordo lo slogan che da sempre mi commuove e porta con sé il segreto e la semplicità della forza della gente: Psomi, pedia, elefteria!
( pane, educazione, libertà!)


Valentina Circhetta