domenica 17 giugno 2012

La svendita della Grecia continua anche se solo il 30% e' d'accordo e il 70% e' contrario!


Alexis Tsipras può ripeterlo in ventisette lingue diverse, scriverlo sui muri di Atene, recitarlo al contrario, declamarlo saltando su un solo piede mentre si tocca il naso, urlarlo dalle vette dell'Acropoli, scandirlo e mimarlo allo stesso tempo, potrebbe fare qualunque cosa per sottolineare il mantra che ormai lo accompagna da settimane “Sì all'euro, sì all'Europa, ma sì anche al governo del popolo e alla rinegoziazione del debito”, i giornali – greci, italiani, tedeschi… – continueranno a titolare (variando le costruzioni sintattiche e le scelte lessicali ma non la sostanza): “Se vince Syriza la Grecia torna alla Dracma”. In due parole: terrorismo psicologico. La strategia è quella di offrire letture speciose della realtà al fine spaventare a tal punto la popolazione – prospettandole uno scenario in cui la vittoria di Syriza o di una qualunque forza diversa da Nuova Democrazia e PASOK equivale a miseria e morte – da costringerla a votare per la conservazione, per il lento morire, per il progressivo annientamento dei diritti in favore degli speculatore, senza che esista alcuna comprovata possibilità di ripresa, il tutto perché si completi la svendita del paese alle lobby e agli speculatori, gli stessi che l'hanno costretta nella situazione in cui versa. continua su: http://www.fanpage.it/la-grecia-alle-elezioni-il-terrorismo-psicologico-su-syriza-e-la-guerra-sporca-dei-media/#ixzz1y7D30soL http://www.fanpage.it

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