Sofia Sakorafa, deputata di Syriza e
parlamentare con il maggior numero di preferenze, avverte che non verrà
tollerato che la crescita della Germania o della Francia avvenga a spese del
popolo greco.
Un poster di Hugo Chavez decora l’ufficio di Sofia Sakorafa
(Trikala, 1957) nel quartiere di Exarchia, dove non c’è facciata che si salvi
da qualche graffito anarchico.
Ex deputata del Pasok, appartiene alla coalizione di
sinistra radicale Syriza ed è stata la parlamentare più votata nelle elezioni
del 6 maggio.
Ex lanciatrice olimpionica di giavellotto, è stata il
primo membro del Pasok a dissentire, votando contro il piano di aggiustamento
imposto alla Grecia dall’Unione europea, il che ha portato alla sua espulsione
dal partito. “Non potevo ritrovarmi in un partito che ha virato verso destra e
ha messo in attuazione una politica neoliberista, che rompe con le sue
tradizioni e con il suo programma delle origini.”
Il Pasok di Andrea Papandreou carissima Compagna non e' mai stato un partito della sinistra radicale Oggi possiamo senza dubbio affermare che l'unico Partito che puo' definirsi di Sinistra e' solo Syriza. Detto cio', se la grecia vuole restare nell'Euro e' necessario assumere delle decisioni coraggiose Primo: La separazione tra Chiesa e Stato con la relativa confisca dei beni della Chiesa Ortodossa , circa 400 miliardi . Questa separazione comportera' anche il risparmio di 250.000 stipendi corrisposti ai Preti, i quali sono tali non per vocazione ma per mestiere. Il recupero delle tasse mai pagate da Squadre di calcio e TV private, il rientro di 180 miliardi depositare nelle banche Svizzere nonche il controllo di quanti si sono arricchiti, e mi riferisco ai Deputati che ribano da 30 anni. SYRIZA ha questo coraggio ? Solo cosi' la Grecia potra' pagare i debiti e ne avanzano
RispondiEliminaGiovanni Mercuri