La crisi in Grecia nel contesto della crisi
economica, sociale e politica in Europa
Assemblea / dibattito
Martedì 12 giugno - ore 20.30
Bellinzona - Scuola Cantonale di Commercio
interverranno
Charles-André Udry, economista
Franco Cavalli, medico
La Grecia conosce una crisi sociale e politica importante. Le elezioni dello scorso 6 maggio hanno rappresentato un vero e proprio terremoto politico, facendo crollare il consenso dei parti tradizionali, in particolare di quelli che da ormai due anni sostengono gli accordi con la Troika (Unione Europea, Fondo Monetario e Banca Centrale Europea) tesi ad onorare il debito odioso contratto dai governi precedenti e a far pagare questo debito al popolo greco attraverso politiche di austerità così pesanti da configurare una vera e propria guerra sociale.
Contro queste politiche negli ultimi due anni, e soprattutto negli ultimi mesi, vi sono state potentissime mobilitazioni sociali che hanno messo al centro il rifiuto delle politiche di austerità dettate dai memorandum che gli ultimi governi hanno sottoscritto con la Troika per poter avere accesso ai prestiti. Prestiti che non servono ad aiutare l'economia greca e la sua popolazione, ma a garantire il pagamento degli interessi destinato alla grandi banche internazionali che hanno sottoscritto e lucrato sul debito pubblico greco.
Il popolo greco deve invece subire, come detto, politiche di austerità che significano tagli dei salari, delle pensioni e dei redditi nella misura del 30%, aumento di tutte le tariffe pubbliche, privatizzazione di interi settori del servizio pubblico (elettricità, acqua, ecc.), razionamento delle cure negli ospedali.
Questo ultimo aspetto si rivela particolarmente drammatico. Non si contano le testimonianze di malati di patologie importanti (ad esempio il cancro) che si sono visti interrompere le cure poiché le grandi aziende farmaceutiche internazionali non forniscono più i medicamenti agli ospedali . Molti ospedali rischiano, nel corso delle prossime settimane, di non poter più funzionare.
Questa disperazione sociale si sta ormai diffondendo a tutta la società e suscita reazioni di vera e propria disperazione, sottolineata da un aumento impressionante dei suicidi di persone che, semplicemente, non ce la fanno più a sopravvivere.
Le elezioni dello scorso 6 maggio hanno riaperto la speranza. Il voto massiccio alla sinistra radicale (rappresentata dalla coalizione Syriza nella quale convivono forze autenticamente riformiste della sinistra e forze della sinistra radicale) ha aperto la via verso un tentativo di costruire un'alternativa . Un'alternativa che deve passare, come propone il programma di Syriza in vista delle nuove elezioni del 17 giugno, dal rifiuto dei memorandum (cioè gli accordi con la Troika) , dal rifiuto del debito odioso, dalla abolizione di tutte le misure che hanno colpito salari e pensioni negli ultimi mesi, dalla rinazionalizzazione dei settori privatizzati e da una politica fiscale che tassi i profitti e le rendite dei possidenti.
Per fare tutto questo Syriza si candida alla guida di un governo di sinistra che realizzi un programma di trasformazione sociale radicale; un programma che potrà essere realizzato non solo con la vittoria elettorale, ma con lo sviluppo di un potente movimento di massa.
Per discutere di tutto questo a pochi giorni dalle elezioni, per riflettere anche a come organizzare il nostro sostegno al popolo greco in lotta, vi invitiamo a partecipare a questa serata
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