martedì 28 febbraio 2012

Oggi sindaci italiani ad Atene per aiuti concreti alla popolazione!Movimento dei Sindaci per il Popolo greco.

Oggi 29 febbraio, giornata densa di incontri e colloqui, quella in agenda per Marco Galdi e Giovanni Moscatiello, rispettivamente presidente e portavoce del Coordinamento della Rete dei Sindaci ed Ellenici d’Italia. I due primi cittadini incontreranno il Ministro degli Interni ellenico Anastassios Giannitsis e l’Ambasciatore Petros Panagiotopulos, Direttore Generale del General Secretariat for Greeks Abroad del Ministero degli Esteri.


E proprio alla sua presenza sarà firmato un Protocollo d’Intesa con il presidente della Croce Rossa Ellenica, Andreas Martinis, con il quale il Coordinamento Rete dei Sindaci ed Ellenismo d’Italia si impegnerà a corrispondere mensilmente, oltre alle indennità di carica già destinate a tale scopo, tutto il ricavato di ogni forma di sostegno al popolo greco che sarà raccolto grazie alla campagna di sensibilizzazione del mondo delle autonomie italiano ed europeo e al coinvolgimento della società civile. Dal canto suo la Croce Rossa Ellenica si impegnerà ad informare il Coordinamento e la Direzione Generale del Ministero degli Esteri greco sulle modalità di utilizzo degli aiuti ricevuti.

Il primo versamento sarà effettuato il 25 marzo, giorno in cui la Grecia festeggia la sua indipendenza.

Al termine del vertice, Moscatiello e Galdi avranno modo di incontrare anche Apostolos Kimisis, segretario generale del KEDE (Unione Greca dei Comuni).


Leggi: Incontri bilaterali di Moscatiello e Galdi. Il 29 in visita ad Atene -25.02.2012 http://www.cilentonotizie.it/dettaglio/?ID=10558#ixzz1nkZJgItZ

Sempre piu' barzelletta...seria...e con leggi incostituzionali,giornaliere! rubano i cittadini per pagare gli interessi degli strozzini europei!

lunedì 27 febbraio 2012

this report looks at the human fallout of the country's crisis and finds a people struggling to survive under a crippling regime of austerity.

In recent months ordinary Greeks have seen their lives and their dreams totally disintegrate.


fonte:hellasfrappe

Tra bombaroli economisti,bombe sociali e bombe alla metropolitana...nuovi milioni di appalti Siemens per la sicurezza?

Ανάληψη ευθύνης για τον εκρηκτικό μηχανισμό στο μετρό

More than 160 German financial services executives are willing to come to Greece in order to strengthen the Greek tax mechanism!!!!

The Colonization Begins: Germany May Send 160 Tax Collectors To Greece | ZeroHedge | Eurozone | Scoop.it

Lettera a Barroso tramite Gianni Pittella



Oggi con Barroso e Van Rompuy presiedo la riunione di tre commissioni parlamentari sulla terapia per uscire dalla crisi. Buona settimana.

Angelo Saracini Caro Gianni,altro che terapia,tu che sei dottore,di a Barroso che qui la gente muore,i bambini sono i piu' colpiti che non hanno da mangiare,gli anziani oltre che avere pensioni da 1 a 200 euri sono pure supertassati e non hanno piu' medicine....per non parlare dei giovani senza futuro....fate rientrare le industrie che si sono delocalizzate,grazie a leggi europee distruttive....stammi bene e saluti da Atene che piange...e oggi incomincia la quaresima..www.letteradaatene.blogspot.com

domenica 26 febbraio 2012

Greeks are the hardest workers in Europe

Greek olive farmers planting tree If you look at the average annual hours worked by each worker, the Greeks seem very hard-working.
Figures from the Organisation for Economic Co-operation and Development (OECD) show that the average Greek worker toils away for 2,017 hours per year which is more than any other European country.
On the other hand, the average German worker - normally thought of as the very epitome of industriousness - only manages 1,408 hours a year. Germany is 33rd out of 34 on the OECD list (or 24th out of 25 looking at the European countries alone).

urope's top 10 and bottom 10

Most hours workedMost productiveLeast hours workedLeast productive

1

Greece

Luxembourg

Netherlands

Poland

2

Hungary

Norway

Germany

Hungary

3

Poland

Ireland

Norway

Turkey

4

Estonia

Belgium

France

Estonia

5

Turkey

Netherlands

Denmark

Czech Rep

6

Czech Rep

France

Ireland

Portugal

7

Italy

Germany

Belgium

Slovakia

8

Slovakia

Denmark

Austria

Greece

9

Portugal

Sweden

Luxembourg

Slovenia

10

Iceland

Austria

Sweden

Iceland

The UK ranks 14th both in terms of hours worked and in terms of productivity

Source: OECD

This is because the Germans take more holiday, sickness leave and maternity leave - on average four weeks more than the Greeks.

So far, we have been focusing on those in employment, but only 60% of Greece's working age population have jobs compared to 72% in Germany.


Pure i cinesi se ne vanno.

Εγκαταλείπουν άρον - άρον την Ελλάδα οι Κινέζοι μετανάστες

CRETA,Museo archeologico di Heraklion...chiuso da piu' di 6 anni-Αρχαιολογικό Μουσείο Ηρακλείου 6+ χρόνια κλειστό. !

Γιατί το αρχαιολογικό μουσείο Ηρακλείου, το σημαντικότερο μουσείο παγκοσμίως σε εκθέματα για τον μινωικό πολιτισμό, παραμένει κλειστό εδώ και έξι και πλέον έτη;

Why the archeological museum of Heraklion, the most important in the world for the Minoan civilization, is still closed for over 6 years?

Perché il museo archeologico di Heraklion(Candia), il più importante al mondo per la civiltà minoica, é chiuso da oltre 6 anni?

Dalla Grecia all’articolo 18!Attenta Italia!Cordone ombelicale socio economico Italia-Grecia,Governi senza faccia ne' razza!

L’accanimento contro la protezione dai licenziamenti individuali ingiusti è figlio della stessa politica, sostenuta dall’asse Berlino-Bruxelles, la cui applicazione ha prostrato il paese ellenico. Il modello a cui il governo sembra tendere è quello americano della flessibilità selvaggia, i cui danni diventano particolarmente devastanti in una situazione di crisi.

Antonio Lettieri

L’articolo 18 sarebbe molto probabilmente privo di interesse nel quadro della recessione che attraversa l’Italia, se il governo Monti non dovesse rendere conto alla tecnocrazia di Bruxelles

La lezione che proviene dalla Grecia ci dice che la politica europea dell’asse Berlino-Bruxelles è diventata una fonte di rovina per molti paesi e per lo stesso destino dell’eurozona. Basta dare uno sguardo agli esiti catastrofici delle misure imposte ad Atene.

La Grecia – osserva icasticamente Wolfgang Munchau, vicedirettore del Financial Times, si avvia a diventare “la prima colonia dell’eurozona”.

L’Italia non è la Grecia. Ma la ricetta velenosa proveniente dall’Europa è uguale per tutti.

http://www.eguaglianzaeliberta.it/articolo.asp?id=1468



Italia -Grecia,altro che crisi...sempre piu' ottusi nella cultura,mentre la Polonia ci frega a tutti e due!...e speriamo solo nell'aiuto dei barbari!

La Polonia ci crede

Italia e Grecia fanalini di coda, fra l’altro, nella spesa per la cultura? Intanto c’è un Paese come la Polonia che ci dà dentro. Eccome. Qualche dettaglio raccontato da Pier Luigi Sacco.

Mentre l’Italia è il Paese che, dopo la Grecia, taglia più pesantemente il budget per la cultura, che invece aumenta a livello comunitario e in alcuni Paesi; e mentre il sistema italiano della cultura viene destrutturato attraverso una sequenza di nomine basate su criteri fantasiosamente avulsi da qualunque competenza specifica; ci sono anche Paesi che fanno della cultura il centro di un’azione collettiva visionaria ed efficace.
È il caso della Polonia, che sta conoscendo in questi anni una rinascita non soltanto economica e sociale, ma anche culturale. La manifestazione più impressionante di questa azione collettiva è Obywatele Kultury. Per lungo tempo, la spesa pubblica per la cultura in Polonia è stata tra le più basse d’Europa. Nel corso del Congresso Culturale di Cracovia, nel 2009 viene avanzata la proposta di intraprendere un’azione per convincere il governo a portare il livello di spesa al valore-simbolo dell’1%. Nasce un comitato di cittadini che s’incarica di portare la richiesta all’attenzione dei media. Richiesta che arriva al Primo ministro Tusk nel febbraio 2010, firmata non solo da personalità di spicco dell’arte e della cultura nazionale, ma da quasi 100mila (!) cittadini
Il 14 maggio 2011, il documento viene accettato e fatto proprio dal governo. L’obiettivo di convergenza al valore dell’1% è così sottoscritto dal governo in carica, che si impegna a raggiungerlo entro il 2015.

E noi, ci sveglieremo mai dal nostro sonno ventennale?
http://www.artribune.com/2012/02/la-polonia-ci-crede/

venerdì 24 febbraio 2012

La Truffa Greca

....in pratica, sarà il fondo EFSF a rimborsare 30 miliardi di euro in contanti ai creditori privati (il cosiddetto “sweetener”), proprio con una quota dei 130 miliardi di euro di aiuti internazionali che attendevano ieri l’approvazione da parte dell’Eurogruppo, nei fatti quindi già scesi a 100: il programma PSI (Private Sector Involvment) di swap, infatti, impone anche dei costi a carico dell’eurosistema. A cui si ag dall’giungono poi quelli per la Grecia, da scontare dal totale degli aiuti del secondo piano: 35 miliardi di fondi per il buy back dei bondseurosistema, 5,7 miliardi di fondi per pagare gli interessi e 50 miliardi in ricapitalizzazioni bancarie. Un totale di 120,7 miliardi da scontare dai 130 miliardi totali di secondo piano d’aiuti.

Quindi, al netto delle spese già da scontare, basteranno alla Grecia 9,3 miliardi per finanziarsi e rimettersi in piedi nei prossimi tre anni?



ScreenHunter 01 Feb. 09 21.13 La Truffa Greca ....l’80 per cento dei 130 miliardi di nuovi aiuti alla Grecia, finirà diretto nei caveau delle banche europee e da lì nei depositi overnight della Bce.


Ma come, la Grecia non doveva essere salva? Come mai, allora, Fitch ha tagliato il rating ellenico a C da CCC,


Ma come? L’Eurogruppo salva la Grecia e Fitch declassa Atene proprio perchè l’Eurogruppo l’ha salvata? No, cari lettori, Fitch declassa perché l’Eurogruppo ha salvato i coupon dei bonds a scadenza detenuti dalle banche europee, non la Grecia.

Insomma, per Fitch lo swap sul debito greco è di fatto un evento di credito, quindi un qualcosa che autorizza l’attivazione delle clausole dei credit default swaps. Sarà per questo che ieri il bond greco a 1 anno ha toccato la ridicola vetta del 763per cento di rendimento?



Cosa significa questo: che il mercato sta già prezzando un secondo default greco entro un anno

ITALIA CHIAMA GRECIA diretta web ore 22,00

Απόψε, Παρασκευή 24/2/2012, στις 10:00 το βράδυ ώρα Ελλάδας: Ανοικτή διαδικτυακή συζήτηση του Νικ. Κλειτσικα και Δημ. Καραμήτσα με το ιταλικό κίνημα "Per Il Bene Comune"

Για να δείτε ζωντανά την συζήτηση πατήστε το link:
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Un giornalista greco(Trangas) con le palle...ricercato in Germania,guardate il video,non serve sapere il greco...

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=O098DdEYxak

Russia today-Argentine advice for Greece: ‘Default Now!’

A depositor dressed as Death displays a mock cross for Bank Boston 27 March, 2002 during a protest in Buenos Aires (AFP Photo / Ali Burafi)Today, Greece is confronted with a similarly tough decision. Either it keeps its sovereignty, or it capitulates to the “Vulture Troika” – the European Central Bank, European Commission and International Monetary Fund – who work for the Bankers, not the People.

Not surprisingly, today we find that Greece too has a Trilateral Commission Rockefeller/Rothschild man at the helm: Lucas Papademos who is doing the same things Argentina did in 2001/2.


Here in Argentina, when we watch the terrible things that are happening today in Greece, we can only exclaim, “Hey!! That’s exactly what happened in Argentina in 2001 and 2002…!”

A decade ago, Argentina too went through a systemic Sovereign Public Debt collapse resulting in social turmoil, worker hardship, rioting and street fights with the police.

‘You’re not the boss of me!’

But no matter how bad it got, it would always be better to do that without the bankers, without the IMF’s, European Central Bank’s, US Fed’s and US Treasury’s “help”. Better to sort out your mess on your own, than to have parasitic banker vultures carving out their pound of flesh from your nation’s decaying social and economic body.

Bring back the drach!

So, Greece: Just default on your “sovereign debt”! Just revert to the drachma! Just say “No, thanks!” to the German bankers and the Troika Vultures.

Please, Greece: just say “No!” to your Trilateral Commission president!

Adrian Salbuchi is a political analyst, author, speaker and radio/TV commentator in Argentina. www.asalbuchi.com.ar

http://rt.com/news/argentina-advice-greece-default-033/



Troika,Sovranita',Poverta',e...Petrolio...Ministro greco dubita del diritto greco alle perforazioni petrolio e gas nell'Egeo...e i Turchi ridono.

- Scandalous Statements By Y.Maniatis - The Aegean Is A Zone That Is Still "Unclear"Oλέθριες δηλώσεις Γ.Μανιάτη:

ασαφές το τοπίο σε Αιγαίο και Καστελόριζο (Μεγίστη)» σε ότι αφορά την δυνατότητα της ελληνικής πλευράς να προκηρύξει διαγωνισμούς για έρευνες υδρογονανθράκων.

In an unprecedented move which goes against our national foreign policy, the Deputy Minister for the Environment, Energy and Climate Change, (PECA) Y. Maniatis on Thursday went on a rant about Greece's EEZ and spoke about "undefined zones" and "unclear" areas in the Aegean. Maniatis -who is a member of the PASOK party- more or less left it to be understood that he recognizes the claims of Turkey in the Aegean and in the Eastern Mediterranean, as well as the claims on the EEZ and the rights to its exploration and exploitation!The statements even shocked the writers at defencenet who said in one report that the declaration by Maniatis goes beyond logic and is totally against Greece's foreign and national policies. "Not even Turkey would dare to make these types of statements" said a relevant report. http://hellasfrappe.blogspot.com/2012/02/special-report-scandalous-statements-by.html

Lettera da Atene di Costantino Sacchetto


Tra gli scogli mugugnanti, spruzzo d’onde e sale, il sole indora imio sguardo al suo risorgere potente.
Una bottiglia galleggia tra la spuma e il cristallo dell’acqua. Un essere mitologico, ha lasciato qualcosa per noi, scritto su carta di mare e sogni. È il canto di una sirena.
é il dolore dell’OLIMPO, è il dolore del Cielo che guarda i suoi figli disperati.
Oggi la Grecia e la civiltà Greca si trovano di fronte ad un tragico cambiamento.
In breve tempo, un tempo troppo breve anche per gli esseri umani, è mutata negativamente la qualità della vita dei Greci.
Il Sistema politico del paese è crollato cosi come i sogni, i desideri e il futuro della sua gente.
Questo paese, patria della democrazia nel mondo, origine e culla della civiltà dell’Occidente, ora si interroga sul significato del concetto di sostegno, di solidarietà e quello di una Europa unita, proprio perché è l’Occidente ad avergli voltato le spalle. Un figlio che si ribella al genitore!
Questo significato si consuma pian piano, perde forza nel prendere un corpo nuovo: perdita di salari e di pensioni, soprattutto un popolo ridotto alla povertà.
Il violento cambiamento nella vita quotidiana dei greci ha travolto la gente che tentava di crearsi finalmente un futuro, un futuro che ora è senza luce , un futuro di difficile realizzazione a causa della grande perdita di reddito.
La fame e la povertà si moltiplicano ogni giorno, le mense delle organizzazioni umanitarie sono affollate. Le aziende chiudono una dopo l'altra, creando disoccupazione e conseguentemente povertà e sofferenza.
Si vedono nelle strade di Atene, senza casa, affamati, persone che nei loro occhi indossano frustrazione e rabbia.
Sull’orlo di un baratro molti, perdono la fermezza di voi umani, sentono svanire il coraggio, si rassegnano sconfitti. Negli ultimi due messi la percentuale di suicidi è aumentata del 40%.
La classe dirigente che fino a ieri aveva un ruolo ora vaga per le strade chiedendosi "cosa sia andato storto” , gli anziani che hanno lottato duramente per tutta la loro vita sono in estrema difficoltà perché non riescono ad acquistare i medicinali. Lavoratori che si impegnano l’intera giornata senza che il loro stipendio sia sufficiente a soddisfare i loro impegni mensili, genitori che hanno obbligato i figli a lasciare l’università.
Quale paese può fare questo a se stesso! Quale complicità internazionale può permettere che un paese, un intero paese, glorioso, possa finire in tal modo.
Frustrazione, paura, rabbia, amarezza, tristezza, dolore, ingiustizia sono solo alcuni dei sentimenti dei Greci che ormai non sorridono più, non riescono più ad essere felici ma la cosa più grave e che non riescono più a sognare.
Sento un canto che mi giunge tra le spume delle isole, portato dal vento dei monti, un canto melanconico di lacrime e amore, una forza che corre sulle creste delle onde di questo mare, che ha ospitato le grandi battaglie della storia, è un canto che vi invito ad ascoltare:
“il nostro paese e' speciale, come speciali siamo tutti noi greci. Possiamo essere privati di tutto, nonostante ciò noi sopravvivremo, perché nessuno puo' privarci del nostro orgoglio "greco" e della nostra dignità.
Costantino Sacchetto
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