lunedì 13 febbraio 2012

Non solo Atene,disordini e manifestazioni in tutta la Grecia,presi di assalto gli uffici dei politici!

la citta' di Volos

'A Salonicco ci sono stati scontri con le forze dell’ordine, mentre le campane di una chiesa suonavano come a dare l’allarme generale. Manifestazioni di protesta anche a Patrasso, dove nei giorni scorsi sono avvenuti degli espropri nei supermercati con successiva distribuzione gratuita di beni. A Volos, i manifestanti prima hanno assaltato l’agenzia delle entrate, distruggendo i documenti che si trovavano all’interno, poi hanno dato alle fiamme il municipio. Invece a Corfù sono stati attaccati e distrutti completamente gli uffici di alcuni politici socialisti, fra cui quello dell’ex ministro della Giustizia Dendias. Occupazioni di comuni e prefetture si registrano in molti paesi'.

E mentre Atene veniva messa a ferro e fuoco, nel tentativo di rendere digeribile il voto del Parlamento il ministro delle Finanze Venizelos ha dichiarato: «La scelta non è tra i sacrifici e non fare sacrifici, ma tra i sacrifici e qualcosa di inimmaginabile». Ed è vero. Ieri, 12 febbraio 2012, il governo greco ha scelto i sacrifici per i suoi sudditi. È quello che faranno domani il governo italiano, spagnolo, portoghese, belga... Chi non li accetta è inutile che invochi uno Stato più giusto, un mercato più equo, o il rispetto dei diritti umani. Ad Atene, culla della civiltà, la democrazia ha infine gettato la sua maschera d’ipocrisia. A chi non vuole vivere in ginocchio non resta che cimentarsi con qualcosa di inimmaginabile.

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